Tips & Tricks per il tuo viaggio

Ecco qualche Tips & Tricks, consigli utili scoperto durante i miei viaggi


Acquistare i voli

Normalmente per comparare tra le varie compagnie aeree e trovare la soluzione per me più comoda, ma anche quella più economica, uso il motore di ricerca Skyscanner.

Un’altra valida alternativa è Google Flights.

Sul motore di ricerca è possibile impostare filtri specifici, come selezionare una fascia di orari per la partenza o l’arrivo o impostare solo alcuni aeroporti.

Trovato il volo che fa per me, solitamente lo acquisto direttamente dal sito della compagnia. Questo permette di evitare commissioni e altri costi nascosti.

Per avere dei risparmi ulteriori è possibile fare qualche tentativo usando una VPN. Utilizzando una VPN (Virtual Private Network) per accedere a siti web di prenotazione voli, è possibile bypassare le restrizioni geografiche e visualizzare prezzi di voli più economici rispetto a quelli mostrati nella propria posizione. In particolare io uso Surfshark.

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Zaino

Il fedele compagno di viaggio, se scelto bene e riempito il giusto.

Viaggio esclusivamente con uno zaino dal 2016, dopo l’esperienza in Brasile e Giappone in cui mi sono reso conto di tutti i limiti di una valigia trolley.

Da allora il zaino è sempre stato un Osprey Fairpoint 70, perfetto per viaggi da 20 giorni, magari leggermente grande per viaggi più brevi.

tips & tricks

Se hai già uno zaino in casa, tra i 40 e i 70 litri, prova a riempierlo e valuta se potrebbe fare al caso tuo, altrimenti se devi acquistarlo eccoti qualche suggerimento:

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Cose assolutamente da portare in viaggio

Per un viaggio, è essenziale portare:

  • i documenti di viaggio come passaporto o carta d’identità e tessera sanitaria
  • la patente di guida
  • biglietti aerei o del treno
  • denaro e carte di credito (meglio se prepagate)
  • una valigia o uno zaino
  • articoli per la toilette
  • un caricabatterie per il cellulare o altri dispositivi elettronici
  • eventuali medicinali necessari.
  • una guida del luogo di destinazione
  • un adattatore per prese elettriche se si viaggia in un paese con un diverso tipo di presa
  • powerbank (non oltre i 10.000 mAh)
  • occhiali da sole
  • asciugamano in microfibra

Fai una scansione dei tuoi documenti (passaporto, carta d’identità, tessera sanitaria e patente) e caricali sul cloud. Io uso Google Drive, ma puoi usare tranquillamente altri servizi come iCloud, Dropbox o OneDrive.

Porta una carta di credito prepagata, caricala del budget che ti sei prefissato di spendere, e usa principalmente questa per le tue spese. Tieni un’altra carta di credito in un posto diverso da dove tieni la prepagata. Io come prepagata uso Revolut, che è molto conveniente per quanto riguarda commissioni e tassi di cambio.

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Abbigliamento per climi freddi

Queste sono indicazioni generali, il vostro outfit finale può variare per mille ragioni, a cominciare per esempio da ciò che già avete in armadio, da quanto siete calorosi/freddolosi, dalla vostra esperienza e dalla qualità dell’abbigliamento.

Regole e accorgimenti generali

Cominciamo con una serie di cose a caso per introdurre l’argomento. In generale tenete conto che se starete tanto all’aperto, il freddo, complice anche la stanchezza, sarà sempre più difficile da sopportare.

Come regola generale ricordatevi che le estremità sono quelle che si raffreddano prima e vanno protette con molta attenzione.

Il cotone non mantiene il calore ed è sicuramente il peggiore materiale con cui vestirsi in montagna. Subito dopo il cotone vengono i jeans.

Se gli strati interni (che vedremo) possono essere anche di qualità non eccellente (per intenderci, decathlon va benissimo), lo strato esterno, il giaccone, è quello che necessita dei maggiori accorgimenti. Questo deve essere di qualità elevata, non datelo per scontato.

Come molti di voi sanno, in realtà non il grosso dell’effetto “riscaldante” non lo fanno i vestiti ma il corpo stesso. Per quanto l’imbottitura debba sempre esserci, un buon capo da montagna non è tanto quello che riscalda di più, ma quello che isola di più, permettendo al calore corporeo di non disperdersi. Ad oggi esistono materiali sottilissimi ma stra isolanti, che hanno come effetto tenere calda la persona senza ingombrare.

Il classico trucco è vestirsi a strati, la mitica cipolla. Questi devono però essere studiati e provati prima di partire. Ognuno infatti deve fittare bene (qui a Milano si usa molto come termine e io lo uso per fare scena), non deve essere troppo largo né troppo stretto, per evitare l’effetto compressione. I capi devono calzare bene indossandoli “in sequenza”. Indossare capi aderenti diminuisce inoltre la bellows action, ovvero la perdita di calore dovuta a quei movimenti che schiacciano le sacche d’aria calda che si creano tra gli strati e che fuoriuscendo causano il raffreddamento (questa invece me l’ha detta Google e sì, non ho saputo spiegarla benissimo).

Importantissimo è rimanere sempre asciutti. Sottovalutare questo aspetto rischia di rovinarvi il viaggio. Più i capi esterni sono impermeabili (e windstop) e meglio è.

Busto

Iniziamo andando a vede come è composta questa fantomatica cipolla di cui dobbiamo imitare la composizione . In genere non vi consiglierei più di 4 strati in totale, ma poi a vostra discrezione (voi sapete quanto siete sensibili al freddo e che tipo di capi avete). Ci son delle piccole regole da seguire in questo caso. Ecco un’idea generale di come ci si vesti in climi freddi:

Strato 1 iniziamo con il capo più a contatto con la pelle, quindi importantissimo. Deve tenere caldo ma soprattutto deve mantenere asciutti, quindi generalmente si scelgono materiali igrofobici per questo strato. Sconsigliato è il cotone (io invece lo metto), mentre vietato proprio maglie sintetiche che fanno sudare.
Indossate quindi una maglia termica (ne trovate di mille materiali diversi, tra cui il polipropilene che è uno dei migliori anche se mediamente più costoso), sottile e possibilmente manica lunga. Possono andare bene anche capi di lana, che ha come unico svantaggio essere più spessa, più voluminosa e più lenta ad asciugare.

Strato 2 A questo punto mettiamo su un pile leggero (quelli di decathlon sono ok) o un maglioncino sottile (in cashmere o lana merinos sono ottimi). Cercate un capo abbastanza aderente (ma comunque confortevole), perché sopra potremmo aver bisogno di un altro strato.

pile

Se lo strato 1 è super tecnico, quindi fatto da un materiale igrofobico che caccia via l’umidità e il sudore lasciando asciutto il corpo, lo strato 2 sarà quello che più degli altri assorbirà questi liquidi. Quindi valutate di portare almeno due capi da alternare.

Strato 3 (opzionale, o da mettere la posto del 2) Per questo strato ci sono più soluzioni, teniamo conto che qui cominciamo con l’artiglieria pesante: abbiamo bisogno di qualcosa che ci faccia da scudo forte contro il freddo.
Maglione pesante di lana (quelli con a maglia fine sono ottimi e disperdono meno calore) altrimenti un pile tecnico da montagna, da hiking o simili. Se dovete comprarlo, cercatelo con massima capacità termica, a scapito della traspirabilità perché tanto al terzo strato la traspirabilità è un po’ meno importante.

Per i tipi più calorosi, questo può essere lo strato dello smanicato di pile o altri materiali caldi. Lo smanicato ha il vantaggio di agevolare i movimenti mantenendo il busto caldo. Tutto però dipende anche dalla qualità del quarto strato.

giacca

Strato 4 Questo è l’armatura contro l’esterno, quindi giacca a vento o giaccone pesante. La giacca deve essere calda, impermeabile, windstop e comoda per i movimenti.
Alcune giacche tecniche riescono a essere molto calde e isolanti pur essendo sottili e non ingombranti come una giacca da neve. Normalmente queste giacche sono fatte internamente da materiali come il Primaloft o il Thinsulate.

Indispensabile il cappuccio, anche questo come il resto in tessuto impermeabile e windstop. Sotto di esso metteremo il cappello (vedi sotto).

Portate in generale un k-way perché potrà esserci molto utile, specialmente se la giacca non è tanto impermeabile.

Gambe

Le gambe sono spesso le meno coperte e contribuiscono a farci sentire un freddo becco. Qui io consiglio massimo 2 strati, limite oltre il quale pregiudichiamo il movimento.

calzamaglia

Strato 1 (opzionale) iniziamo con una calzamaglia lunga di lana, microfibra o materiali tecnici. Deve essere calda e possibilmente traspirante. Le gambe sudano meno ma portatene almeno due da alternare. Se siete veramente freddolosi valutate una calzamaglia imbottita, però preparatevi a sudare quando saremo al chiuso o quando faremo trekking.

Strato 2 proseguiamo con un pantalone da montagna caldo (fatto quindi da tessuti che permettono il movimento, caldi, mediamente impermabili, resistenti). Ce ne sono di mille tipi e costi, da decathlon trovate capi di buona qualità, se volete i top di gamma andate invece su marche come Montura, La Sportiva, Columbia.
I jeans sarebbero sconsigliati, anche se per quello che faremo possono essere usati tranquillamente.

Un ottimo optional che hanno alcuni pantaloni è una fascia elastica interna alla caviglia che si va a chiudere sul calzettone, dentro lo scarpone. Evita che entri aria fredda e neve.

Guanti

Portata assolutamente un paio di guanti caldi (materiali tecnici e wind-stop o lana). Sottili e possibilmente che permettano il contatto touch con lo smartphone. Non serviranno sempre, ma potranno servire.

Calze e calzature

Se siete tra quelli che hanno sempre i piedi freddi sappiate che avete decisamente sbagliato viaggio! Proviamo comunque con qualche accorgimento per facilitarvi la vita.

Per tutte le nostre attività, siano semplici passeggiate o attività extra particolari, può essere una buona cosa indossare almeno due calze. In particolare:

  • Calzini termici. In alternativa un calzino normale sottile, da evitare però quelli di cotone (come invece faccio io)
  • Calzettoni caldi di lana o in materiale tecnico specifico per sci o montagna. Questi devono essere spessi e arrivare possibilmente al polpaccio. Ne fanno di buoni anche in pile. Di questi calzettoni potete anche portarne di meno dato che non essendo a contatto diretto col piede, e non bagnandosi troppo di sudore dato che comunque farà freddo, potete riusarli più di un giorno (ma sempre nei limiti della decenza)

Arriviamo alle calzature. Scarpe o scarponcini da trekking vanno benissimo. Scegliete un modello invernale e in goretex, che permette di non far passare l’acqua. Il piede asciutto è vitale.

Portate una seconda scarpa, magari più comoda tipo una sneaker, per quando sarete in hotel, nei tratti più lunghi in auto e per uscire la sera.

Testa e collo

Forse non tutti sanno che la testa disperde la maggior parte del calore corporeo, avendo una grossa superficie e con molti capillari e vene che scambiano calore con l’esterno. Si dice spesso “se senti freddo ai piedi, copri la testa.”

La cosa migliore è indossare un berretto a cui mettere sopra il cappuccio del giaccone, in questo modo il cappello non serve prenderlo impermeabile o windstop dato che questa funzione è svolta già dal cappuccio.

La cosa migliore per il berretto è prenderne uno di lana o foderato in pile che copra anche le orecchie. Vanno bene anche quelli foderati con pelliccia sintetica però provateli prima perché a molti il sintetico dà fastidio sulla pelle.

Per il collo uno scaldacollo a mio parere è preferibile alla sciarpa perché ingombra meno, non si sposta e non si toglie. Ce ne sono di vari modelli, quelli di pile sono ottimi ma se ne prendete uno con interno imbottito ed esterno in materiale windstop è meglio.

Scaldini

Se siete tanto tanto freddolosi, esistono degli scaldamani/piedi utilissimi che tengono caldo per 2-4 ore, si trovano anche da decathlon. Su Amazon invece ce ne sono di ricaricabili. Le solette riscaldanti invece non so quanto siano comode per camminare.

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Farmaci personali 💊

Per contrastare eventuali febbri e malanni passeggeri vi suggerisco di portarvi sempre una piccola scorta di farmaci generici come:

  • Tachipirina
  • Moment
  • Dissenten
  • antistaminici
  • disinfettante
  • qualche cerotto (magari anche quelli tipo compeed contro le vesciche)

Ognuno può decidere quali farmaci portare consultando il proprio medico. Inolte, Io porto con me sempre anche un termometro digitale, di quelli da mettere sotto l’ascella.

Prepara una piccola borsina per tenere i farmaci separati dal resto dei vestiti. Così sarà più facile trovarli quando ti dovessero sentire.

Ovviamente in caso di gravi malori che si verifichino nell’arco temporale del viaggio, è essenziale dotarsi di un’assicurazione sanitaria in grado di indirizzarvi nella struttura sanitaria più vicina e sostenerne i costi.

Ecco alcune compagnie assicurative che mi è capitato di utilizzare:

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Abbigliamento per climi caldi

Pronti per un viaggio al caldo con tanto mare? Non dimenticarti di portare:

  • Occhiali da sole
  • Costume da bagno
  • Cappellino o bandana
  • Telo mare meglio se in microfibra
  • Custodia waterproof per smartphone
  • Maschera e attrezzatura per snorkeling
  • Crema solare protettiva
  • Crema doposole
  • Spray anti-zanzare, meglio se nella versione tropicale
  • Infradito o sandali
  • Scarpette da scoglio
  • Vestiti leggeri
  • Abiti da sera

Per quanto possa far caldo meglio essere pronti anche per qualche giorno più freddo, magari di pioggia o di vento. Metti nello zaino anche:

  • Almeno un pantalone lungo, meglio se tecnico così che si asciughi velocemente se bagnato
  • Almeno una felpa calda, magari da usarsi anche alla sera
  • Una giacca anti-pioggia che funga anche da anti-vento


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